Guida all’uso
2.
Il “sistema”
4. La schedina
5. Lo sviluppo
7. Opzioni
8. Stampa delle schedine e del tabulato
9. Spoglio
10. Riduzione
12. Pronostico
14. Generazione di sottosistemi
15. Funzioni varie
16.
GolShock è un programma all'avanguardia, da tutti i punti di vista, per
cui richiede un computer sufficientemente moderno e potente, non tanto per la
velocità di sviluppo dei sistemi, sempre da primato, ma per la complessa
gestione dell'interfaccia grafica. I requisiti hardware necessari all'utilizzo
di GolShock sono i seguenti:
· A livello di processore il programma richiede almeno un Pentium con frequenza di 200 MHz, ma è fortemente consigliato un processore superiore, con frequenza di almeno 350-400 MHz, per avere un comportamento fluido nella gestione delle finestre, molto pesante da un punto di vista grafico.
Un sistema è composto dall’integrale e dai sui condizionamenti. Tramite
i menù “Nuovo”, “Apri” e “Salva” è possibile rispettivamente creare un nuovo
sistema, caricarne uno precedentemente salvato o definire quello corrente.
All’avvio del programma si è automaticamente in definizione di un nuovo
sistema.
Quando si salva un sistema vengono quindi automaticamente salvate tutte
le informazioni inserire nelle schermate di condizionamento (numeri, colonne
filtro e tabellone analitico) e la definizione dell’integrale stesso (schermata
integrale).
La dimensione del file di sistema non è trascurabile, attenzione quindi al proliferare dei file di sistema sul disco fisso.
L’integrale si definisce utilizzando la schermata di seguito. La presenza di un quadratino indica l’appartenenza del relativo numero all’integrale. Di base tutti i numeri fanno parte dell’integrale, occorre quindi deselezionare quelli non desiderati
Tutte le schermata di condizionamento vengono utilizzate in fase di
sviluppo e condizionamento dell’integrale. Nella schermata di sviluppo è
comunque possibile attivare o disattivare le singole tipologie di
condizionamento.
Ecco alcune regole comuni a tutti i tipi di condizionamento:
Di seguito verranno illustrati le tre categorie di condizionamento
presenti nel Golshock:
1.
Numeri
Innanzi tutto sono disponibili ben 10 quadri, ognuno dei
quali contiene tutte le condizioni visibili nella precedente immagine ! l'ovvia
conseguenza è che questi quadri potranno essere messi in link fra di loro e con
i quadri di qualunque altro tipo di condizione (colonne filtro, sequele,
picchetti e scommesse). la novità più importante, presente anche in tutte le
altre condizioni del golshock, consiste nel fatto che per ogni quadro è
possibile dire immediatamente se deve essere inserito in un link (altrimenti
non si attiva) oppure se non necessita dell'inserimento in un link ma deve
essere utilizzato in fase di sviluppo direttamente così come definito. in altre
parole, non sarà sempre necessario passare per le finestre dei links: se un
quadro non deve essere messo in link con altri quadri, basta impostare a no il
campo link visibile in figura e diventa immediatamente attivo in fase di
sviluppo.
In analogia con i semafori stradali, la verde P è un punteggio valido,
la gialla R è un recupero, la rossa E è un errore. I recuperi
sono attivabili anche nelle formule derivate escluse e nelle scommesse, tramite
l'apposito check. per ogni quadro si può delimitare il numero complessivo di
recuperi ammessi.
Il concetto di formula derivata è stato esteso in modo tale
da poter definire una f.d. esclusa su qualunque sottoinsieme di parametri
scelti tra i 12 disponibili!
E' possibile definire delle scommesse tra qualunque coppia
di parametri (scelti tra i 12 disponibili): per esempio, si può richiedere che
la consecutività dei segni sia strettamente maggiore della loro interruzione
massima, oppure che il numero di simmetrie e paralleli sia uguale ecc... in
pratica è possibile definire qualunque tipo di confronto tra i parametri
disponibili.
La scommessa di esempio visibile nella precedente immagine
ha il seguente significato: si richiede che la consecutività massima dei numeri
sia maggiore o uguale della loro interruzione massima aumentata di una unità.
Tutte le condizioni possono essere opportunamente
recuperate. la disponibilità di ben 10 quadri e delle nuove tecniche di
condizionamento permettono all'utente la massima flessibilità, consentendogli
di realizzare qualunque nuova idea (oltre alla possibilità di mettere in
pratica altri concetti già noti, come ad esempio la consecutività
differenziata, ecc...). Il menu gestione permette di cancellare le
condizioni impostate nel quadro (tutte o per tipologia), mentre il menu archivio
(funzionalità non ancora implementata) consentirà di calcolare frequenze e
ritardi di tutte le condizioni disponibili nella gestione segni del golshock,
considerando l'intero archivio storico delle colonne vincenti o un sottoinsieme
di anni selezionato dall'utente.
Il menu previsione (funzionalità non ancora
implementata) consentirà invece di calcolare la probabilità di sortita di
qualunque condizione presente nella gestione segni ! il calcolo di queste
probabilità può essere fatto in 3 modi distinti: in modo completamente
statistico, utilizzando un'inedita formula di calcolo che utilizza le
frequenze, i ritardi e le ripetizioni; in modo totalmente probabilistico,
fornendo un picchetto di riferimento ed eseguendo una simulazione
probabilistica; in modo combinato, cioè applicando contemporaneamente picchetto
tecnico ed informazioni statistiche.
Ma l'aspetto ancora più rivoluzionario della gestione segni
del golshock sarà presente nel menu analisi (funzionalità non
ancora implementata) dove saranno disponibili delle potenti funzioni di
ricerca degli intervalli ottimali.
Oltre ai tradizionali tasti tab e shift+tab,
per muoversi da un campo all'altro è possibile, molto più comodamente,
utilizzare i tasti cursore ("destra", "sinistra",
"su", "giù"). con i tasti pag su e pag giù si
passa invece da un quadro. Punteggi (P), recuperi (R) ed errori (E) possono
essere impostati in vari modi: con i corrispondenti tasti P, R, E,
oppure con la barra spazio, oppure ancora con un doppio click. Il tasto esc
chiude sempre la finestra correntemente attiva.
La gestione delle colonne filtro presenta delle analogie con
quella dei numeri, il significato delle lettere P,R,E è il medesimo.
In ogni quadro si possono definire fino a 20 condizioni
globali, ovvero condizioni che operano globalmente su tutte le colonne del
quadro. Supponiamo che il quadro visibile nella precedente immagine contenga
100 colonne filtro, caricate da un file: la condizione globale n.1 richiede che
ci siano da 100 a 200 colonne (fra tutte quelle del quadro) che realizzano 3-4
punti.
E' inoltre possibile definire delle scommesse tra una
qualunque colonna filtro (chiamata riferimento) e tutte le altre che compongono
il quadro: ad esempio, come si può osservare nella precedente immagine, la
prima scommessa richiede che la colonna filtro n.1 realizzi un punteggio minore
o uguale di almeno un punto (differenza) rispetto ad almeno altre 50 colonne
filtro del quadro ed a non più di 100. in pratica, se la colonna filtro n.1
realizza 4 punti, ci devono essere da 50 a 100 colonne filtro del quadro che
realizzano minimo 5 punti (cioè almeno uno in più della colonna riferimento).
Ci sono poi i punti tra, il numero di crescenze ed il numero
di punteggi pari: per tutte le condizioni è possibile dare un doppio intervallo
(che può essere compreso o escluso), con relativi recuperi. i punti tra sono la
somma di tutti i punteggi realizzati dalle colonne filtro che compongono il
quadro stesso. con le crescenze si conteggiano il numero di coppie di colonne
filtro adiacenti (colonne 1-2, 2-3, 3-4, ecc...) nelle quali il punteggio
aumenta: per esempio, se la colonna filtro n.1 realizza 7 punti e la colonna
n.2 realizza 8 punti, allora si verifica una crescenza. Se poi la colonna
filtro n.3 realizza 5 punti, allora la coppia di colonne 2-3 non origina alcuna
crescenza, per cui il numero complessivo di crescenze nelle prime 3 colonne è
pari ad 1. questo conteggio viene proseguito in modo analogo su tutte le
colonne del quadro. ovviamente, pari indica il numero delle colonne filtro del
quadro che ottengono un punteggio pari.
Vediamo qualche piccolo esempio di chiarimento sull'uso
degli intervalli, poiché la flessibilità fornita dal golshock è senza
precedenti. consideriamo la quantità pari (ovviamente queste considerazione
sono valide anche per tutti gli intervalli delle altre condizioni): un
intervallo min.=450, max.=550 significa, ovviamente, che si richiedono da 450 a
550 colonne con punteggio pari, estremi inclusi. un intervallo min.=550,
max.=450 significa che si richiede un numero di pari da 0 a 450 (max.) e da 550
(min.) in su (anche in questo caso gli estremi sono inclusi): di fatto, si
esclude l'intervallo 451-549 (intervallo escluso). e' possibile impostare anche
solo un estremo: min.=450 e max. vuoto significa che si richiede un numero di
pari da 450 (incluso) in su. Utilizzando i recuperi è possibile creare
qualunque combinazione. vediamo un altro esempio: se il primo intervallo dei
pari è 450-550 con recupero attivato ed il secondo intervallo è 350-650 con
recupero disattivato, significa che i valori eventualmente recuperati sono gli
intervalli 350-449 e 551-650, mentre in caso di uscita dell'intervallo 450-550
non c'è nessun recupero.
Una gestione identica degli intervalli ammessi è disponibile
anche nelle condizioni globali, mentre nelle scommesse è possibile definire
intervalli inclusi o esclusi.
Il menu gestione include tutte le funzionalità di
editing: oltre alle ovvie funzioni di copia e cancellazione, è possibile
caricare files colonnari come colonne filtro o salvare le colonne filtro in
files. inoltre, è disponibile una comoda funzione per assegnare
contemporaneamente i punteggi richiesti a gruppi di colonne filtro.
Il menu archivio (funzionalità non ancora
implementata) consentirà di calcolare frequenze e ritardi di tutte le
condizioni disponibili nella gestione colonne filtro del golshock,
considerando l'intero archivio storico delle colonne vincenti o un sottoinsieme
di anni selezionato dall'utente. Il menu previsione (funzionalità non
ancora implementata) consentirà di calcolare la probabilità di sortita di
qualunque condizione presente nella gestione colonne filtro (per esempio,
qual'è la probabilità che si verifichino 5 punti in una data colonna filtro,
ecc..)! il calcolo di queste probabilità potrà essere fatto in 3 modi distinti:
in modo completamente statistico, utilizzando un'inedita formula di calcolo che
utilizza le frequenze, i ritardi e le ripetizioni; in modo totalmente
probabilistico, fornendo un picchetto di riferimento ed eseguendo una
simulazione probabilistica; in modo combinato, cioè applicando
contemporaneamente picchetto tecnico ed informazioni statistiche !! ma
l'aspetto ancora più rivoluzionario della gestione colonne filtro del golshock
sarà presente nel menù analisi: saranno presenti delle funzioni di
ricerca degli intervalli ottimali (relativi ai condizionamenti legati al
picchetto tecnico).
Oltre ai tradizionali tasti tab e shift+tab, per muoversi da un
campo all'altro è possibile, molto più comodamente, utilizzare i tasti cursore
("destra", "sinistra", "su", "giù").
Inoltre, il tasto canc permette di cancellare la colonna filtro
corrente. con i tasti pag. su e pag. giù si passa invece da un
quadro all'altro. punteggi (p), recuperi (r) ed errori (e) possono essere
impostati in vari modi: con i corrispondenti tasti P, R, E,
oppure con la barra spazio, oppure con il tasto invio, oppure
ancora con un doppio click. le frecce destra e sinistra
permettono il passaggio da una colonna filtro all'altra. i tasti + e -
sono usati per passare da una condizione globale all'altra. Il tasto esc
chiude sempre la finestra correntemente attiva.
Il tabellone analitico rappresenta una novità assoluta nel
panorama sistemistico!
Nella griglia a sinistra sono elencati i ritardi dei 32 numeri. Gli otto numeri
in riga 0 hanno ritardo pari a 0, quelli in riga 1 hanno ritardo 1 e così via.
Il tabellone analitico tiene conto della posizione di estrazione dei numeri, ad
esempio, con riferimento alla figura, possiamo dire che il numero 1 ha ritardo
7 e l'ultima uscita è stata in posizione 1, il numero 4 ha ritardo 10 ed è
uscito in posizione 3.
Ai piedi della griglia è indicata prima la distribuzione dei 32 numeri per
colonna e poi la distribuizione del pronostico.
Data una colonna viene calcolata la ottina (che chiameremo "di
riferimento") che la descrive in base al tabellone analitico: ad esempio
data la colonna 3,6,10,18,20,24,27,32 ad essa corrisponde la ottina
0,0,2,0,8,3,9,6. su questa colonnina vengono calcolate le condizioni.
Sono disponibili 10 quadri ognuno dei quali presenta tutte le condizioni
visibili in figura e cioè:
·
condizioni
globali vengono
indicati i valori accettati per la colonnina di riferimento
·
quantità
cresenze si
verifica una crescenza ogni qualvolta un valore della colonnina di riferimento
è maggiore di quello precedente. nella colonnina 1,2,1,2,4,1,1,3 ci sono 4
crescenze.
·
consecutività
crescenze si
calcola la massima quantità di crescenze consecutive. nell'esempio precedente
vale 2 (1,2,4) .
·
quantità
pari
nell'esempio precedente vale 3.
·
consecutività
pari vale 2
(2,4)
·
distanza
ritardi min
viene calcolata la differenza tra i due ritardi minori (nell'esempio è uguale a
0=1-1)
·
distanza
ritardi max
viene calcolata la differenza tra il ritardo minimo ed il massimo (nell'esempio
è uguale a 3=4-1)
·
somma
ritardi
nell'esempio precedente è semplicemente uguale a 15
·
ritardi
diversi viene
calcolato il numero di ritardi diversi (4)
Tramite
questa finestra si inserisce la schedina della giornata. Al momento i dati
inseriti non vengono utilizzati dal resto del programma.
Lo sviluppo può essere fatto a partire da un file di colonne che in tal caso va selezionato con l’apposito pulsante o a partire dal sistema impostato. La presenza di un nome di file nella casella “Filtra file colonnare” indica a golshock di operare a partire da tale file, se si desidera lavorare sul sistema è necessario azzerare il contenuto di tale casella tramite il relativo pulsante.
Dopo aver determinato il tipo di sviluppo si deve indicare quali condizionamenti far partecipare allo stesso. Ciò si realizza mediante la griglia riportante i nomi dei condizionamenti. Bisogna considerare che non si può utilizzare un condizionamento se all’interno dello stesso non c’è almeno un quadro attivo.
Se si attiva la voce integrale si indica di operare lo sviluppo a partire dal sistema integrale.
Se si desidera salvare in un file le colonne risultanti dallo sviluppo occorre indicare tale fine mediante l’apposito pulsante nella casella “Salva colonne valide”.
Questa
schermata viene utilizzata per archiviare le colonne vincenti con le relative
quote di vincita e quantità delle vincite.
Una volta inserita la data dellaa giornata e tutti gli altri dati occorre ciccare su “aggiungi” per inserire la colonna in archivio. Se invece si desidera modificare una colonna precedentemente inserita la si deve selezionare ciccandovi sopra, modificare i valori e poi cliccare sul pulsante “modifica”. Ciccando sul pulsante “elimina” viene cancellata la colonna selezionata nella griglia.
Attenzione le modifiche vengono realmente apportate solo salvando l’archivio.
Per salvare l’archivio si usa il pulsante “salva”, per caricarlo il pulsante “carica”.
Se si desidera esportare l’archivio delle colonne vincenti in un file con estensione “col” per poi utilizzarlo in altri punti del programma si può utilizzare il tasto “esporta”.
Tramite la funzione Frequenze/Ritardi associata all’archivio delle colonne vincenti è possibile verificare le frequenze ed i ritardi dei 32 numeri.
Per
ordinare i risultati secondo una colonna o l’altra è sufficiente ciccare
sull’intestazione della colonna. Se si vuole cambiare il senso dell’ordinamento
occorre ciccare nuovamente.
Questa schermata permette di impostare alcuni parametri utilizzati da golshock e precisamente:
· Anno: l’anno di riferimento per la gestione degli archivi campionati
· Costo colonna: il costo della singola colonna di schedina
Come prima operazione deve
essere indicato il file di colonne da utilizzare per la stampatramite il
pulsante “carica colonne”.
·
Stampa
schedina: come
prima operazione bisogna impostare i parametri per un corretto allineamento
della schedina. Questa operazione va effettuata ogni volta che questo
allineamento cambia (o per schedine leggermente diverse, o per l'utilizzo di
stampanti diverse). E' necessario dunque intervenire sui parametri margine
sinistro, margine inferiore, spaziatura orizzontale, spaziatura verticale,
dimensione punto. Il pulsante “stampa” di prova consente di stampare una
schedina predefinita per poterne verificare il corretto allineamento.
A questo punto si può passare alla stampa delle schedine indicando nei relativi
campi la prima ed ultima schedina che si desidera stampare.
· Stampa tabulato: in questo caso non è necessario effettuare alcuna taratura. E' possibile definire un sistema di riferimento. Se definito, i suoi numeri saranno stampati all'inizio del tabulato, seguiti dall'elenco delle colonne. Per eliminare dalla stampa questi numeri è necessario cliccare sul pulsante azzera sistema rif.. Questa opzione è utile quando il file colonnare che si stampa nasce dall'elaborazione di un sistema.
Una volta caricato
il file di colonne da verificare ed impostata la colonna vincente si deve
cliccare sul pulsante “spoglio”.
Nella griglia superiore vengono visualizzate tutte le colonne ordinate in base
al punteggio realizzato. In quella inferiore vengono riportati i seguenti dati:
punti realizzati, numero di colonna e numero di schedina dove la colonna
compare.
Infine nella griglia posta sulla destra in alto è riportata la distribuzione
delle colonne per punteggio realizzato.
Di seguito sono descritti i passi da compiere per effettuare la riduzione di un file colonnare:
1.
Scegliere
il file tramite l'apposito pulsante.
2. Scegliere il tipo di riduzione che si desidera ovvero se a garanzia del 7 o del 6.
3. Indicare
la percentuale di garanzia desiderata. Questo è un valore che puo assumere
valori da 0 a 100 che assume il seguente significato:
Con valore massimo (100) il ridotto calcolato includerà sicuramente una colonna
che realizza la vincita impostata precedentemente. Con un valore minore, ad
esempio dell' 80%, avremo la colonna che realizza la vincita con una
probabilità dell'80%. Diminuire il valore di garanzia porta ad una relativa
diminuzione del numero di colonne del ridotto ma con una conseguente
diminuzione della probabilità di vincita.
4. Cliccare sul pulsante “avvia” ed attendere la fine del processo di riduzione. La riduzione opera in maniera ciclica tendendo ad individuare il ridotto composto dal minore numero di colonne possibile. In qualsiasi momento è possibile interrompere questo processo cliccando sul pulsante “ferma”.
5. Salvare il ridotto così ottenuto tramite il relativo pulsante.
La riduzione ortogonale opera su file di colonne
precedentemente salvati.
Le prove hanno evidenziato un ottimo rendimento su quei file di colonne che
sono il diretto risultato di uno sviluppo integrale. In questo caso è quindi
preferibile operare prima una riduzione ortogonale salvando i risultati in un
file e poi effettuare uno sviluppo a partire dal file precedentemente salvato.
L'unico parametro da impostare oltre al nome del file è il punteggio che si
vuole garantito. La procedura opera ciclicamente alla ricerca del miglior
risultato.
A questo punto apriamo con la voce di menù relativa lo strumento “frequenze” questa è la sua finestra:
Abbiamo
impostato per il parametro Meno freq. Il valore 21, questo operazione comporta
la selezione nella finestra precedente di una certa quantià di numeri ed avremo
una situazione del genere:
Vediamo ora in dettaglio il funzionamento dei singoli strumenti.
Nella
griglia sono riportati i 32 numeri del pronostico. Lo sfondo della casella
assume un tono di grigio che aumenta all'aumentare del ritardo del numero.
I due cursori sottostanti funzionano nella stessa maniera ma agiscono il primo
selezionando i numeri più ritardatari ed il secondo quelli meno ritardatari.
Il
cursore può assumere un valore da 0 a 100 che rappresenta la percentuale dei 32
numeri da selezionare nella finestra di pronostico.
Nell'esempio
abbiamo selezionato il 49% dei numeri più ritardatari e il 12% dei meno
ritardatari.
Questa schermata riporta sulla sinistra l’insieme dei set di colonne definite e sulla destra le definizioni delle schedine.
Per set di colonne si intende un insieme di colonne generate secondo alcune regole. Per inserire un nuovo set di colonne si usa il tasto “nuovo”, per modificarlo il tasto “modifica”, per cancellarlo il tasto “cancella”. Per salvare l’insieme di tutti i set definiti si usa il tasto “salva” per caricarlo il tasto “carica”.
Vediamo ora la schermata di definizione di un set di colonne.
Distanze: la distanza è la differenza fra due numeri consecutivi della colonna. Sono definibili fino a sette distanze diverse, nella prima casella si indica il valore della distanza desiderata, nelle altre la quantità minima, massima e la consecutività minima e massima. Nell’esempio si accettano tutte le colonne che hanno almeno 1 ed al massimo 4 numeri con distanza uguale 2 e la cui consecutività massima ha valore almeno 0 ed al massimo 5. La colonna 1,3,5,9,11,23,26,28 ha per la distanza 2 il valore 4 come quantità ed il valore 2 per la consecutività massima.
Ogni condizione può essere attivata o meno tramite l’apposita casella
Qui con il pulsante “nuova” si inserisce la definizione di una nuova schedina, con il pulsante “modifica” si va in modifica della stessa e con “cancella” la si cancella. Vediamo la schermata di definizione di una schedina:
Si
può indicare per ognuna delle sei colonne da quale set andare ad attingere la
stessa, inoltre si può decidere la quantità di schedine da generare con i
criteri impostati. Nell’esempio generiamo 2 schedine di 4 colonne ciascuna dove
la prima e la terza colonna saranno prese dal set “Nuovo set 1” mentre la
seconda e la quarta colonna dal set “Nuovo set 2”.
Al
termine del processo di definizione delle schedine occorre ciccare sul tasto
“sviluppa” per generare il file di colonne che andrà salvato con il relativo
pulsante e poi stampato.
Attenzione
nel processo di selezione delle colonne dai vari set si procede ordinatamente
dalla prima all’ultima colonna del set. Se vengono richieste altre colonne si
riparte dalla prima introducendo delle ripetizioni nelle schedine generate.
A partire dai 10 numeri selezionati vengono generati tutti i sottosistemi di n numeri dove n è pari alla quantità impostata. Questi sottosistemi sono 10 ed è possibile inserire nella casella “diff”. la differenza minima cioè la quantità minima di numeri per i quali i sottosistemi devono differire, tanto maggiore sarà questo valore tanti meno saranno i sottosistemi generati. I sottosistemi verranno creati nella cartella specificata nella casella “cartella”utilizzando come prefisso del nome quello impostato nella casella “nome”. E’ possibile impostare automaticamente le condizioni dei sottosistemi generati specificando un sistema di riferimento nella casella “sis. rif.”, questo vuol dire che tutti i sottosistemi avranno già impostate le condizioni presenti nel sistema di riferimento.
Al termine del settaggio dei parametri occorre ciccare sul tasto “genera”.
Questa funzionalità consente di tradurre un file con estensione “col” in un file di testo per successive elaborazioni o per l’invio via email.
Questa funzione consente di analizzare la distribuzione dei numeri di un file colonnare e di verificare anche i valori delle principali condizioni statistiche.
Si tratti di indicare due file di colonne ed un’operazione da effettuare fra le colonne dei due files. I risultati verranno poi salvati in un terzo file scelto tramite l’apposito pulsante. Le operazioni sono le seguenti:
· Unione: il file risultato sarà costituito dalle colonne del primo più le colonne del secondo ma senza ripetizioni.
· Differenza: il file risultato sarà costituito dalle colonne del primo meno quelle colonne che sono presenti anche nel secondo.
· Intersezione: il file risultato sarà costituito solo dalle colonne presenti nel primo e nel secondo file.